DOMANDA. Posso mettere la crema di Shabbat e Yom Tov? E spalmare il burro?
RISPOSTA. È proibito spalmare (“memareach”) una sostanza cremosa. Classici esempi sono la crema per le mani e la crema per il viso (Shmirat Shabbat Ke-Ilchata 14, 67 n.ed.). Sono inclusi anche cosmetici cremosi come il rossetto (SSK 14, 64 n.ed.), il balsamo e il gel (SSK 14, 54 n.ed.), ma anche altri. Per questo motivo è proibito usare la saponetta (SSK 14, 18 n.ed.; Rav O.Yosef permette, il Ben Ish Chai no; vedi link) e il dentifricio (SSK 14, 39 n.ed.; Rav O. Yosef permette; vedi link).
Anche se lo si fa per ragioni di salute è proibito spalmare la crema, come ad esempio su una ferita o su una garza. È anche proibito applicare al corpo una garza sulla quale sia stata spalmata della crema prima dell'inizio di Shabbat, a meno che la ferita in questione non sia tale da indebolire l'intero corpo. Va ricordato che se il paziente è a rischio è permesso trasgredire lo Shabbat per compiere la mitzvà di curarlo.
Nel caso di un paziente non a rischio per il quale sia necessaria la crema, è permesso applicarla direttamente dal tubetto alla ferita, ma senza spalmarla. Una volta applicata alla ferita, è permesso coprire la crema con una garza anche se così facendo inevitabilmente la si spalma. (SSK 33, 14 n.ed.)
La melachà di memareach non riguarda i liquidi. È permesso quindi applicare al corpo sapone liquido (SSK 14, 18 n.ed.), olio anche antizanzare (SSK 14, 32 e 35 n.ed.) e, quando necessario, medicamenti liquidi. Essi vanno spalmati con le mani e senza fare uso di tessuti assorbenti per evitare problemi di sechità (spremere).
La melachà di memareach non riguarda i cibi e pertanto è permesso spalmare il burro, la margarina e il formaggio cremoso (ma non tutta la frutta per problemi di tochen - macinare) (SSK 6, 6-14). Si noti che è permesso spalmare i cibi solo se lo si fa per mangiarli, ma non per altri motivi. Ad esempio è proibito spalmare la margarina sulle labbra. (SSK 11, 34 n.ed.)
RISPOSTA. È proibito spalmare (“memareach”) una sostanza cremosa. Classici esempi sono la crema per le mani e la crema per il viso (Shmirat Shabbat Ke-Ilchata 14, 67 n.ed.). Sono inclusi anche cosmetici cremosi come il rossetto (SSK 14, 64 n.ed.), il balsamo e il gel (SSK 14, 54 n.ed.), ma anche altri. Per questo motivo è proibito usare la saponetta (SSK 14, 18 n.ed.; Rav O.Yosef permette, il Ben Ish Chai no; vedi link) e il dentifricio (SSK 14, 39 n.ed.; Rav O. Yosef permette; vedi link).
Anche se lo si fa per ragioni di salute è proibito spalmare la crema, come ad esempio su una ferita o su una garza. È anche proibito applicare al corpo una garza sulla quale sia stata spalmata della crema prima dell'inizio di Shabbat, a meno che la ferita in questione non sia tale da indebolire l'intero corpo. Va ricordato che se il paziente è a rischio è permesso trasgredire lo Shabbat per compiere la mitzvà di curarlo.
Nel caso di un paziente non a rischio per il quale sia necessaria la crema, è permesso applicarla direttamente dal tubetto alla ferita, ma senza spalmarla. Una volta applicata alla ferita, è permesso coprire la crema con una garza anche se così facendo inevitabilmente la si spalma. (SSK 33, 14 n.ed.)
La melachà di memareach non riguarda i liquidi. È permesso quindi applicare al corpo sapone liquido (SSK 14, 18 n.ed.), olio anche antizanzare (SSK 14, 32 e 35 n.ed.) e, quando necessario, medicamenti liquidi. Essi vanno spalmati con le mani e senza fare uso di tessuti assorbenti per evitare problemi di sechità (spremere).
La melachà di memareach non riguarda i cibi e pertanto è permesso spalmare il burro, la margarina e il formaggio cremoso (ma non tutta la frutta per problemi di tochen - macinare) (SSK 6, 6-14). Si noti che è permesso spalmare i cibi solo se lo si fa per mangiarli, ma non per altri motivi. Ad esempio è proibito spalmare la margarina sulle labbra. (SSK 11, 34 n.ed.)
Bisogna specificare che come "rischio" si intende "rischio di Morte".
RispondiEliminaQuanto detto da Rav Elmaleh e' senz'altro corretto (vedi Rambam, Hilchot Shabbat 2, 3). E lo ringrazio per il suo contributo.
RispondiEliminaTrattandosi di un articolo sulla crema ho voluto solo accennare al fatto che vi sono casi in cui si deve violare lo Shabbat per curare un paziente.
La definizione halachica di "rischio di morte" e' pero' ben piu' ampia di quella medica da cui la scelta della parola "rischio" senza "di morte". Per esempio il parto e il post parto, una temperatura elevata senza motivo, un foruncolo sul labbro o una scheggia sotto l'unghia sono casi in cui puo' essere permesso violare lo Shabbat, ma non sono comunemente considerati casi di rischio di morte.
Spero in un futuro articolo di chiarire l'argomento. Per ora suggerisco di chiedere di volta in volta ad un Rav competente quale sia l'halacha'.