DOMANDA. Posso aprire il frigo di Shabbat?
RISPOSTA. Quando si apre la porta di un frigorifero si accende normalmente una lampadina interna e in alcuni casi un ventilatore. Dato che si tratta di attività proibite a Shabbat e Yom-Tov, entrambi dispositivi vanno disattivati prima dell'inizio di Shabbat o Yom-Tov (vedi il precedente articolo sulle problematiche relative all'accensione di un apparecchio elettrico).
Vi è però un altro problema. Quando si apre la porta di un frigorifero a compressore, entra dell'aria calda la quale fa aumentare la temperatura interna del frigorifero. Il compressore viene quindi attivato dal termostato per raffreddare l'aria fino alla temperatura desiderata. Ciò accade prima di quanto accadrebbe se la porta non fosse stata aperta.
Dato che il frigorifero è già collegato alla corrente non vi è un problema di bonè (“costruire”, trasgressione de-oraita che avviene, come abbiamo visto, solo quando si accende l'apparecchio elettrico). Inoltre non si tratta di un'attività il cui risultato è permanente (“shel kayama”, requisito perchè si tratti di una vera e propria melachà) dato che il compressore si spegne da solo dopo qualche minuto (vedi Minchat Shlomo 10, 1). Può trattarsi al massimo di una trasgressione rabbinica di molid (far nascere qualcosa di nuovo) derivante dal far fluire la corrente (vedi Beit Yitzchak 2, 31).
Aprire la porta quando il compressore è attivo. Secondo la maggior parte dei poskim sia ashkenaziti che sefarditi è permesso aprire la porta del frigorifero quando il compressore è in funzione anche se così facendo esso rimane acceso più a lungo di quanto succederebbe se la porta non fosse stata aperta. Questo caso assomiglia a quello in cui si chiude una finestra e si impedisce al vento di spegnere una candela. Anche se, chiudendo la finestra, la candela arde più a lungo, si sta solo mantenendo lo status quo e non si sta accendendo la candela (Minchat Shlomo 10, 1, 1 e succ. 10, 2, 1 e succ.; Har Zvi O.C. 1:151; Igrot Moshe O.C. 2:68; e Yabia Omer 1: O.C. 21).
Aprire la porta quando il compressore non è attivo – L'approccio facilitante. Secondo Rav Shlomo Zalman Auerbach è permesso aprire la porta del frigorifero dato che, anche tenendo conto dell'opinione vista sopra secondo la quale è proibito far fluire la corrente elettrica, nel caso del frigorifero non è l'apertura della porta ad attivare direttamente ed immediatamente il compressore, ma esso viene attivato, con ritardo, dall'aria che entra (“grama”, ovvero “effetto indiretto”). Normalmente le attività ad effetto indiretto sono permesse solo in caso di grave perdita monetaria. Ma dato che in questo caso l'intenzione e il beneficio primario dell'azione sono solo quelle di aprire la porta e non di attivare il compressore, si può aprire la porta anche in assenza di perdita monetaria. Concordano Rav Moshe Feinstein (Igrot Moshe O.C IV: 74- Bishul -28 e O.C. 2:68) e Tzitz Eliezer (8:12 e 12:92).
Aprire la porta quando il compressore non è attivo – L'approccio rigoroso. Secondo alcuni poskim quando un'azione ad effetto indiretto (“grama”) è compiuta regolarmente come l'apertura della porta del frigorifero quando il motore non è acceso, il ragionamento applicato sopra non si applica e tale apertura non può essere permessa (Har Zvi O.C. 1:151; Chelkat Yaakov 3:179; e Minchat Yitzchak 2:16). Secondo altri è permesso aprire la porta, ma è preferibile evitare di farlo quando ciò sia possibile (Rav Ovadia Yosef, Yabia Omer 1:O.C. 27).
Conclusione. L'uso comunemente accettato è di essere facilitanti e permettere l'apertura della porta del frigorifero anche quando il compressore non è attivo. Vi sono però alcuni poskim che tengono conto dell'approccio restrittivo e consigliano di applicare (prima di Shabbat) un timer al frigorifero in modo che il compressore non sia attivo durante le ore in cui si vuole aprire la porta del frigorifero (Shemirat Shabbat Keilchata 10, 12).
Nota bene. L'analisi riguarda solo frigoriferi che funzionano con un compressore e non con un elemento termico, che non abbiano un sistema di defrost (scongelamento) che si attiva quando si apre la porta del frigo e che non abbiano sensori e schermi digitali. Dato che si tratta di dispositivi che possono comportare ulteriori trasgressioni dello Shabbat, è importante verificare che non comportino problemi halachici insormontabili.
Curiosità. Sono disponibili in commercio dei frigoriferi sofisticati in cui è stata programmata la funzione “Shabbat”, la quale disattiva tutti dispositivi problematici menzionati sopra. In particolare la luce viene disattivata e compressore, defrosting e ventola non vengono attivati dall'apertura della porta, nè da un termostato, ma operano ad intervalli regolari in modo da permettere di utilizzare liberamente il frigorifero in qualsiasi momento.
RISPOSTA. Quando si apre la porta di un frigorifero si accende normalmente una lampadina interna e in alcuni casi un ventilatore. Dato che si tratta di attività proibite a Shabbat e Yom-Tov, entrambi dispositivi vanno disattivati prima dell'inizio di Shabbat o Yom-Tov (vedi il precedente articolo sulle problematiche relative all'accensione di un apparecchio elettrico).
Vi è però un altro problema. Quando si apre la porta di un frigorifero a compressore, entra dell'aria calda la quale fa aumentare la temperatura interna del frigorifero. Il compressore viene quindi attivato dal termostato per raffreddare l'aria fino alla temperatura desiderata. Ciò accade prima di quanto accadrebbe se la porta non fosse stata aperta.
Dato che il frigorifero è già collegato alla corrente non vi è un problema di bonè (“costruire”, trasgressione de-oraita che avviene, come abbiamo visto, solo quando si accende l'apparecchio elettrico). Inoltre non si tratta di un'attività il cui risultato è permanente (“shel kayama”, requisito perchè si tratti di una vera e propria melachà) dato che il compressore si spegne da solo dopo qualche minuto (vedi Minchat Shlomo 10, 1). Può trattarsi al massimo di una trasgressione rabbinica di molid (far nascere qualcosa di nuovo) derivante dal far fluire la corrente (vedi Beit Yitzchak 2, 31).
Aprire la porta quando il compressore è attivo. Secondo la maggior parte dei poskim sia ashkenaziti che sefarditi è permesso aprire la porta del frigorifero quando il compressore è in funzione anche se così facendo esso rimane acceso più a lungo di quanto succederebbe se la porta non fosse stata aperta. Questo caso assomiglia a quello in cui si chiude una finestra e si impedisce al vento di spegnere una candela. Anche se, chiudendo la finestra, la candela arde più a lungo, si sta solo mantenendo lo status quo e non si sta accendendo la candela (Minchat Shlomo 10, 1, 1 e succ. 10, 2, 1 e succ.; Har Zvi O.C. 1:151; Igrot Moshe O.C. 2:68; e Yabia Omer 1: O.C. 21).
Aprire la porta quando il compressore non è attivo – L'approccio facilitante. Secondo Rav Shlomo Zalman Auerbach è permesso aprire la porta del frigorifero dato che, anche tenendo conto dell'opinione vista sopra secondo la quale è proibito far fluire la corrente elettrica, nel caso del frigorifero non è l'apertura della porta ad attivare direttamente ed immediatamente il compressore, ma esso viene attivato, con ritardo, dall'aria che entra (“grama”, ovvero “effetto indiretto”). Normalmente le attività ad effetto indiretto sono permesse solo in caso di grave perdita monetaria. Ma dato che in questo caso l'intenzione e il beneficio primario dell'azione sono solo quelle di aprire la porta e non di attivare il compressore, si può aprire la porta anche in assenza di perdita monetaria. Concordano Rav Moshe Feinstein (Igrot Moshe O.C IV: 74- Bishul -28 e O.C. 2:68) e Tzitz Eliezer (8:12 e 12:92).
Aprire la porta quando il compressore non è attivo – L'approccio rigoroso. Secondo alcuni poskim quando un'azione ad effetto indiretto (“grama”) è compiuta regolarmente come l'apertura della porta del frigorifero quando il motore non è acceso, il ragionamento applicato sopra non si applica e tale apertura non può essere permessa (Har Zvi O.C. 1:151; Chelkat Yaakov 3:179; e Minchat Yitzchak 2:16). Secondo altri è permesso aprire la porta, ma è preferibile evitare di farlo quando ciò sia possibile (Rav Ovadia Yosef, Yabia Omer 1:O.C. 27).
Conclusione. L'uso comunemente accettato è di essere facilitanti e permettere l'apertura della porta del frigorifero anche quando il compressore non è attivo. Vi sono però alcuni poskim che tengono conto dell'approccio restrittivo e consigliano di applicare (prima di Shabbat) un timer al frigorifero in modo che il compressore non sia attivo durante le ore in cui si vuole aprire la porta del frigorifero (Shemirat Shabbat Keilchata 10, 12).
Nota bene. L'analisi riguarda solo frigoriferi che funzionano con un compressore e non con un elemento termico, che non abbiano un sistema di defrost (scongelamento) che si attiva quando si apre la porta del frigo e che non abbiano sensori e schermi digitali. Dato che si tratta di dispositivi che possono comportare ulteriori trasgressioni dello Shabbat, è importante verificare che non comportino problemi halachici insormontabili.
Curiosità. Sono disponibili in commercio dei frigoriferi sofisticati in cui è stata programmata la funzione “Shabbat”, la quale disattiva tutti dispositivi problematici menzionati sopra. In particolare la luce viene disattivata e compressore, defrosting e ventola non vengono attivati dall'apertura della porta, nè da un termostato, ma operano ad intervalli regolari in modo da permettere di utilizzare liberamente il frigorifero in qualsiasi momento.
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