sabato 12 marzo 2011

Q&A: POSSO USARE IL GHIACCIO DI SHABBAT?

DOMANDA. Posso usare il ghiaccio di Shabbat? E congelare l'acqua per fare i cubetti?

RISPOSTA. Se si scioglie il ghiaccio o si congela l'acqua (o un altro liquido) si può incorrere, a seconda dei casi, in una trasgressione.

La Ghemarà (Shabbat 51b) dice che è proibito rompere il ghiaccio per procurarsi dell'acqua.

Secondo Rashi il motivo è che si sta compiendo un'azione creativa simile ad una melakhà. Pertanto è permesso mettere del ghiaccio in un bicchiere e utilizzare l'acqua così sciolta, dato che il ghiaccio si scioglie da solo e non è il risultato diretto di una nostra azione. Questa è l'opinione di Maran Bet Yosef che viene seguito dai sefarditi.

Secondo il Sefer Ha-Truma si tratta di una trasgressione di Nolad (“far nascere, creare una nuova entità”) indipendentemente dal nostro diretto intervento. Pertanto se si mette il ghiaccio in un bicchiere si sta creando una nuova entità (l'acqua) ed è quindi proibito farlo. È questa l'opinione del Remà che viene seguito dagli ashkenaziti.

Questa makhloket ha ramificazione pratiche. Vediamo i diversi casi:

Cubetti di ghiaccio in un bicchiere vuoto. Secondo l'opinione del Remà (ripresa da Shmirat Shabbat Ke-Ilchatà) a priori (lechatchila) non è permesso mettere del ghiaccio direttamente in un contenitore e lasciarlo sciogliere per utilizzare poi l'acqua sciolta. A posteriori (bediavad), una volta creata è permesso utilizzarla, ma è preferibile non farlo se è disponibile dell'altra acqua. Se però si ha bisogno dell'acqua e non vi è altro modo di procurarsela è permesso a priori (lechatchila) sciogliere dei cubetti di ghiaccio direttamente in un contenitore vuoto (Shmirat Shabbat Ke-Ilchatà 10, 3; vedi anche Remà 318, 16 e 320, 9 e Mishna Brura s'q' 35).

I sefarditi sappiano che, come abbiamo visto, secondo il Bet Yosef è permesso mettere il ghiaccio a priori in un bicchiere vuoto dato che il ghiaccio si scioglie da solo e non per diretto intervento di chi lo ha messo nel bicchiere (Orakh Khaim 320, 9 e Mishna Brura s'q' 35).

Cubetti di ghiaccio nelle bibite. È permesso sciogliere dei cubetti di ghiaccio in un bicchiere o in una caraffa contenente acqua o altre bibite. Per il Bet Yosef non è un problema dato che è permesso farlo anche se il bicchiere è vuoto. Anche secondo il Remà è permesso perchè la trasgressione di Nolad avviene solo se l'acqua sciolta diventa un'entità a sè stante, mentre in questo caso il ghiaccio sciolto è indistinguibile dalla bibita.

È permesso rompere un pezzo di ghiaccio di grandi dimensioni per creare dei cubetti, ma è preferibile non accelerare manualmente la scioglitura del ghiaccio nella bibita, per esempio schiacciando il ghiaccio (Shmirat Shabbat Ke-Ilchatà 10, 2).

I sefarditi sappiano che secondo Rav Ovadià Yosef shlit'a (che segue l'opinione del Bet Yosef vista in precedenza) non è solo preferibile, ma è proibito accelerare manualmente la scioglitura, dato che l'azione conta e non l'entità creata (Liviat Chen 58).

Raffreddare frutta o bibite in bottiglia. È permesso sciogliere il ghiaccio di Shabbat e Yom Tov se l'acqua così creata viene buttata. Per esempio è permesso raffreddare della frutta o delle bottiglie che contengano delle bibite mettendole in un contenitore in cui viene messo poi del ghiaccio. Sia secondo il Bet Yosef che il Remà l'intenzione non è quella di utilizzare l'acqua che si scioglie la quale viene comunque gettata (Shmirat Shabbat Ke-Ilchatà 10, 1).

Congelare l'acqua. Secondo il Remà, dato che congelare l'acqua potrebbe rientrare nella categoria di Nolad è preferibile non mettere dell'acqua nel freezer per fare dei cubetti di ghiaccio, salvo che non si possa farne a meno durante la giornata. È quindi preferibile preparare il ghiaccio necessario prima di Shabbat (Shmirat Shabbat Ke-Ilchatà 10, 4).

I sefarditi sappiano che secondo Rav Ovadià Yosef shlit'a è permesso mettere l'acqua nel freezer anche senza averne gran bisogno dato che il cubetto di ghiaccio non viene formato con un'azione diretta (Yechavè Da'at 1, 30).

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