Domanda. Posso spremere un limone di Shabbat? Fa differenza se lo spremo sul pesce o nel te?
Risposta. Se si spreme un limone in un bicchiere vuoto o in un bicchiere che contenga già un altro liquido si trasgredisce la melachà di sechità / dash (spremere / trebbiare) in quanto si estrae il succo dal suo contenitore naturale rendendolo bevibile.
Condire il cibo. È però permesso spremere il limone su un alimento solido perchè il succo di limone è considerato parte del frutto e spremendolo direttamente su un cibo solido, di cui ne diventa parte, il succo di limone non prende mai il nome halachico di succo, ma mantiene sempre quello di cibo solido.
Ciò a condizione che si sprema il limone a mano (e non con uno strumento apposito) direttamente sul cibo e non sul piatto che contiene il cibo (nemmeno nel caso in cui lo si voglia utilizzare successivamente come condimento) e (i) che la maggior parte del succo di limone venga assorbita o (ii) nel caso in cui non venga assorbito, purchè la maggior parte del succo di limone spremuto venga utilizzata come condimento. Esempi sono rispettivamente il pesce (in cui il limone viene assorbito) e l'insalata (in cui non viene assorbito). Vedi link per altri tipi di frutta.
I sefarditi sappiano che è questa anche l'opinione del Ben Ish Chai, mentre per Rav O. Yosef shlit'a queste condizioni (i e ii) non sono necessarie.
Te al limone. Da quanto detto si ricava che per preparare un te al limone è permesso spremere il limone a mano in un cucchiaio pieno di zucchero, a condizione che la maggior parte del liquido venga assorbita. A questo punto si può versare il cucchiaio contenente lo zucchero e il limone nel te. Per evitare di trasgredire la la melachà di bishul (cuocere) c'è bisogno che il te sia un kelì shelishì o abbia una temperatura inferiore ai 45 gradi (vedi link per la melachà di bishul / cuocere).
Dato che vi sono poskim che ritengono che si valuti la destinazione finale della spremitura (il te) e non solo quella intermedia (lo zucchero), è preferibile tagliare una fetta di limone e immergerla nel te (kelì shelishì o con temperatura inferiore a 45 gradi) dato che immergendolo non si compie alcuna spremitura. Si faccia però attenzione a non spremere la fetta di limone col cucchiaino sui bordi del bicchiere.
Per i sefarditi, Rav O. Yosef shlit’a suggerisce invece di spremere il limone direttamente nel te caldo. Dato che secondo il Bet Yosef spremere il limone nel te non è proibito dalla Torà, la chumrà derabbanan di non spremere il limone nel te potrebbe condurre a versare l'acqua calda direttamente sul limone trasgredendo la melachà di bishul (cuocere).
Limonata. Per preparare una limonata (anche per i sefarditi) si sprema il limone in un cucchiaio contentente dello zucchero e poi si immerga il tutto in un bicchiere d'acqua fredda.
Condire il cibo. È però permesso spremere il limone su un alimento solido perchè il succo di limone è considerato parte del frutto e spremendolo direttamente su un cibo solido, di cui ne diventa parte, il succo di limone non prende mai il nome halachico di succo, ma mantiene sempre quello di cibo solido.
Ciò a condizione che si sprema il limone a mano (e non con uno strumento apposito) direttamente sul cibo e non sul piatto che contiene il cibo (nemmeno nel caso in cui lo si voglia utilizzare successivamente come condimento) e (i) che la maggior parte del succo di limone venga assorbita o (ii) nel caso in cui non venga assorbito, purchè la maggior parte del succo di limone spremuto venga utilizzata come condimento. Esempi sono rispettivamente il pesce (in cui il limone viene assorbito) e l'insalata (in cui non viene assorbito). Vedi link per altri tipi di frutta.
I sefarditi sappiano che è questa anche l'opinione del Ben Ish Chai, mentre per Rav O. Yosef shlit'a queste condizioni (i e ii) non sono necessarie.
Te al limone. Da quanto detto si ricava che per preparare un te al limone è permesso spremere il limone a mano in un cucchiaio pieno di zucchero, a condizione che la maggior parte del liquido venga assorbita. A questo punto si può versare il cucchiaio contenente lo zucchero e il limone nel te. Per evitare di trasgredire la la melachà di bishul (cuocere) c'è bisogno che il te sia un kelì shelishì o abbia una temperatura inferiore ai 45 gradi (vedi link per la melachà di bishul / cuocere).
Dato che vi sono poskim che ritengono che si valuti la destinazione finale della spremitura (il te) e non solo quella intermedia (lo zucchero), è preferibile tagliare una fetta di limone e immergerla nel te (kelì shelishì o con temperatura inferiore a 45 gradi) dato che immergendolo non si compie alcuna spremitura. Si faccia però attenzione a non spremere la fetta di limone col cucchiaino sui bordi del bicchiere.
Per i sefarditi, Rav O. Yosef shlit’a suggerisce invece di spremere il limone direttamente nel te caldo. Dato che secondo il Bet Yosef spremere il limone nel te non è proibito dalla Torà, la chumrà derabbanan di non spremere il limone nel te potrebbe condurre a versare l'acqua calda direttamente sul limone trasgredendo la melachà di bishul (cuocere).
Limonata. Per preparare una limonata (anche per i sefarditi) si sprema il limone in un cucchiaio contentente dello zucchero e poi si immerga il tutto in un bicchiere d'acqua fredda.
Vedi link per lo studio della melachà di sechità e per altre applicazioni pratiche.
Nessun commento:
Posta un commento