mercoledì 14 luglio 2010

9.6 KIDDUSH AL BET HA-KENESSET

L'uso di recitare il kiddush al bet ha-kenesset la sera di Shabbat e Yom Tov [25] venne istituito per i visitatori che mangiavano al bet ha-kenesset. L'uso è rimasto, anche se non vi sono ospiti che mangiano lì. In Eretz Israel non vi è questo uso. (S) Secondo Rav O. Yosef shlit'a oggigiorno è bene recitare il kiddush al bet ha-kenesset anche in Eretz Israel dato che ci sono molte persone che, purtroppo, non lo recitano a casa.

Il kiddush al bet ha-kenesset si recita solo sul vino. Se non c'è vino non si recita il kiddush. È un minhag accettato che si venda il diritto a donare al bet ha-kenesset il vino per il kiddush e l'havdalà. [26] È buon uso che si doni un bel bicchiere d'argento per aggiungere bellezza alla mitzvà. Si usa che tutti stiano in piedi durante il kiddush anche se a casa si fa in modo diverso. [27]

Vedremo più avanti che il kiddush va recitato nel luogo in cui si mangia. Chi lo recita, dato che mangia altrove, non compie la mitzvà del kiddush nemmeno per se stesso. Inoltre, dato che dal momento in cui entra lo Shabbat non è permesso bere o mangiare fino a quando si sia compiuto un valido kiddush, chi recita il kiddush al bet ha-kenesset non può bere il vino.

Si dà da bere il vino ad un bambino sotto i 13 anni che abbia almeno una vaga idea di cosa sia una berachà (a partire da circa 5 o 6 anni). Il bambino deve sapere che la berachà sul vino del kiddush viene recitata per lui e non deve quindi ripeterla. Il bambino deve bere la quantità di “ki-melò lugmav”. Se è troppo per lui, può essere diviso tra vari bambini.

Se non vi sono bambini di età appropriata, chi recita il kiddush deve farlo con l'intenzione di compiere la mitzvà. Dato che chi recita non mangia lì e il kiddush va detto nel luogo in cui si mangia, bisogna bere una quantità di vino corrispondente ad un revi'it, che, per la sua consistenza, prende il posto halachico del pasto. Dopo aver bevuto il revi'it, bisogna recitare la normale berachà achronà dopo il vino (“me-ein shalosh”).

Chi ha recitato il kiddush al bet ha-kenesset, che l'abbia recitato per il minore o abbia compiuto la mitzvà bevendo il revi'it di vino, può recitare il kiddush a casa per far compiere la mitzvà ai propri famigliari. Nel secondo caso, dato che egli ha già compiuto la mitzvà, è preferibile che qualcun'altro lo reciti al suo posto.

Note
[25] Ad eccezione della sera del Seder di Pesach.
[26] Nel nussach ashkenazita vi è anche una preghiera recitata Shabbat mattina dopo la lettura della Torà in cui si chiede ad Ha-Kadosh Baruch-Hu, tra le altre cose, di benedire i donatori del vino.
[27] Vedi capitolo 9.3.

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