Domanda. Esiste qualche autorità che consente di mettere il fazzoletto da taschino di shabbat se non c'è l'eruv? Non potendo portare il fazzoletto da naso, e questo ha solo funzionalità estetiche, presumo di no.
Risposta. Il fazzoletto da taschino è considerato una decorazione (come la fede nuziale, il braccialetto o la catenina da collo) e vi sono poskim (incluso Rav Neuwirth shlit'a) che permettono, se uno vuole, di portarlo come decorazione nel taschino esterno della giacca in un luogo in cui non ci sia eruv.
Per quanto riguarda il fazzoletto da naso, come noti giustamente, non si può assolutamente trasportarlo in mano o in tasca fuori casa in un posto in cui non ci sia un eruv. Secondo Rav Neuwirth shlit'a si può invece portarlo:
(i) allacciato attorno al collo dato che viene utilizzato come fazzoletto da collo (ma non può essere portato se non viene allacciato),
(ii) se è lungo a sufficienza può essere utilizzato come cintura dei pantaloni nel caso in cui non si utilizzi un'altra cintura o bretelle (per i sefarditi si può utilizzare il fazzoletto come cintura e uscire in un reshut ha-rabim anche se si utilizza un'altra cintura cfr. Shulchan Aruch 301, 36),
(iii) secondo alcune autorità può essere legato sulla camicia attorno al polso dato che viene utilizzato per tenere chiuse le maniche della camicia,
(iv) può essere cucito prima di shabbat alla tasca del vestito in modo che ne diventa parte (facendo attenzione che non sia di lino su un vestito di lana dato che costituirebbe una violazione del divieto di sha'atnez) ma non basta fissarlo con una spilla.
(v) Nel caso in cui non sia possibile nessuno dei casi precedenti, uno ha un terribile raffreddore e ha bisogno del fazzoletto (per esempio non ci sono fazzoletti nel luogo in cui si reca) è possibile metterlo nel cappello o legarlo attorno al polso.
Fonte: Shmirat Shabbat Ke-Ilchata 18, 47 (48 nuova edizione)
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