mercoledì 27 gennaio 2010

8.5 NON RICEVERE LO SHABBAT CON L'ACCENSIONE

Il modo di accendere i lumi dello Shabbat è diverso per la donna e per l'uomo.

Donna. Come abbiamo visto, la donna riceve lo Shabbat al momento dell'accensione dei lumi. Nel caso in cui non voglia riceverlo immediatamente,[19] al momento dell'accensione può dichiarare in modo esplicito di non volerlo accettare.[20] Dato che vi sono opinioni diverse a riguardo, è preferibile rimandare l'accettazione solo in caso di necessità.[21] Lo Shabbat va accettato successivamente, per esempio recitando “boi ve-shalom”, “mizmor shir le-yom ha-Shabbat” o “barechù” di arvit.[22] (S) È questa anche l'opinione di Maran Ha-Chidà, Ben Ish Chai e Kaf Ha-Chaim. Secondo il Bet Yosef (e secondo Rav O. Yosef shlit'a) l'accensione dei lumi non comporta l'accettazione dello Shabbat a meno che non lo si accetti esplicitamente.


Nel caso in cui una donna sposata debba recarsi al mikve venerdì sera, ella deve terminare tutti i preparativi a casa (lavare e pettinare i capelli ecc.), accendere i lumi, recarsi al mikve dove può lavare (nei modi permessi) le parti del corpo che possano essersi sporcate e, infine, immergersi nel mikve.

Nel caso in cui non riesca a finire tutti i preparativi prima di accendere i lumi, può accenderli stipulando la condizione di non ricevere lo Shabbat. Così facendo può finire i preparativi entro il tramonto o entro il momento in cui la kehillà riceve lo Shabbat. (S) Secondo il Kaf Ha-Chaim piuttosto che accendere i lumi con la condizione di non ricevere lo Shabbat per poter terminare i preparativi, è preferibile che la donna istruisca il marito ad accendere i lumi per suo conto.

Uomo. Un uomo che accende i lumi (per esempio se non è sposato) non riceve lo Shabbat al momento dell'accensione a meno che non lo accetti esplicitamente. Può quindi recitare minchà dopo l'accensione e compiere le attività proibite a Shabbat fino al tramonto o al momento in cui la kehillà lo abbia ricevuto.

Dato che secondo alcuni poskim anche l'uomo riceve “automaticamente” lo Shabbat al momento dell'accensione se vuole compiere delle attività non permesse a Shabbat, è preferibile che stipuli esplicitamente che non lo accetta. Ma se accende prima di mezz'ora prima del tramonto è obbligato a ricevere lo Shabbat al momento dell'accensione affinchè sia evidente che l'accensione è stata fatta in onore dello Shabbat.

Note
[19] Ci riferiamo qui all'accensione “a ridosso” dello Shabbat (20-30 minuti prima del tramonto). Nel caso in cui voglia accendere prima senza ricevere lo Shabbat, abbiamo visto che affinchè l'accensione sia valida, un altro membro della famiglia deve accettare lo Shabbat al momento dell'accensione.
[20] Non è valido dichiarare di voler compiere solo una specifica attività dopo l'accensione. La dichiarazione deve essere di non ricevere lo Shabbat. Va notato che nel caso in cui si reciti “Shecheyanu” (a Yom Tov) al momento dell'accensione o si reciti arvit di Shabbat subito dopo l'accensione la dichiarazione di non voler ricevere lo Shabbat perde valore.
[21] Anche senza alcuna accettazione anticipata, le restrizioni dello Shabbat iniziano subito prima del tramonto del sole o dal momento in cui la kehillà riceve lo Shabbat, se ciò avviene prima del tramonto.
[22] Si veda il capitolo 6.2 per un trattamento più completo.

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