Il numero di lumi. Si è compiuta la mitzvà accendendo anche un solo lume. Ma è preferibile accendere due o più lumi. I due lumi rappresentano i due aspetti cardine dello Shabbat: “Zachor” (ricorda lo Shabbat, compiendo le mitzvot positive dello Shabbat) e “Shamor” (osserva lo Shabbat, astenendosi dal compiere le azioni non permesse a Shabbat). C'è chi usa accendere più di due lumi [5].
Quando si compie ripetutamente un'azione positiva essa prende lo status halachico di neder (“voto”) e per cambiare tale abitudine è necessario “sciogliere” il neder. Ne consegue che se abitualmente si accendono un certo numero di lumi per lo Shabbat e si volesse ridurre tale numero (per esempio per far fronte a sopravvenute difficoltà economiche) bisogna “sciogliere” il neder. [6] Lo stesso principio di applica nel caso in cui si utilizzino regolarmente candele particolarmente grandi e si volesse ridurne la grandezza. [7]
Va notato che il concetto di neder si applica solo quando si accendono i lumi a casa. Pertanto anche se si è abituati ad accendere più di due lumi, se si passa lo Shabbat in un albergo è sufficiente accendere due lumi anche di grandezza inferiore al normale. (S) Secondo Rav O. Yosef shlit'a nel caso di una motivata diminuzione una tantum, non si tratta di un vero cambiamento di abitudine e non c'è quindi bisogno di “sciogliere” il neder.
Con che materiale. È preferibile utilizzare olio d'oliva, ma in sua mancanza si può utilizzare un altro olio che bruci bene. È bene utilizzare stoppini di cotone assorbente o anche altri materiali che diano una buona fiamma.
È permesso anche utilizzare candele di cera o altro materiale purchè diano una buona luce, ma si deve fare attenzione che non stiano l'una troppo vicino all'altra facendo sciogliere troppo presto la cera. [8]
Secondo alcune autorità halachike è permesso compiere la mitzvà accendendo delle lampadine elettriche. In quest'ultimo caso la berachà viene recitata normalmente, purchè l'accensione avvenga con l'intenzione di onorare lo Shabbat. Nel caso in cui fossero disponibili è senz'altro preferibile accendere e dire la berachà su lumi ad olio o candele.
Quando si dimentica di accendere. Se una donna ha dimenticato di accendere le candele prima dell'inizio dello Shabbat e il marito non ha acceso nessuna luce in onore dello Shabbat, a partire dallo Shabbat successivo la donna deve accendere un lume in più rispetto al numero che normalmente accende. [9] Nel caso in cui non ci siano le possibilità economiche, è sufficente aggiungere un po' più di olio o accendere candele un po' più grandi del normale. Se invece non è stato possibile accendere per cause di forza maggiore (per esempio la madre si stava occupando del bambino malato) non c'è bisogno di accendere lumi ulteriori.
Chi è obbligato ad accendere. Sia gli uomini che le donne hanno l'obbligo di accendere i lumi di Shabbat. Ma dato che la donna passa generalmente più tempo a casa e si occupa di essa, è invalso l'uso che sia lei ad accendere i lumi di Shabbat e Yom-Tov. [10] È comunque bene che anche il marito prenda parte nella mitzvà preparando i lumi per la moglie e accendendo le altre luci necessarie per lo Shabbat.
Un uomo che vive da solo deve accendere i lumi con la berachà appropriata. Lo stesso vale se è sposato, ma la moglie non è a casa o è impossibilitata ad accenderli. Non si è compiuta la mitzvà se i lumi vengono accesi da una bambina di meno di 12 anni. Se una bambina di meno di 12 anni è in grado di comprendere cosa sta facendo è bene che impari ad accendere i lumi di Shabbat. [11]
Note
[5] C'è chi accende 7 lumi come i 7 giorni della settimana, chi 10 lumi come i 10 Comandamenti e chi accende un lume in più per ogni figlio.
[6] Tale procedura si chiama “hattarat nedarim”. Nel caso in cui ci sia la necessità di farlo, ci si rivolga ad un'autorità rabbinica competente per la procedura.
[7] Nel caso in cui si voglia aumentare il numero di lumi, è buona prassi dichiarare che lo si fa “bli neder”, ovvero con la condizione che non ci si sta “impegnando” ad accendere lo stesso numero di lumi in futuro. Così facendo si può diminuire il numero di lumi senza bisogno di compiere l'”hattarat nedarim”.
[8] Abbiamo già menzionato che a priori i lumi devono stare accesi fino al termine del pasto di Shabbat.
[9] Se ha dimenticato più volte di accendere i lumi deve accendere un lume in più per ogni volta che ha dimenticato.
[10] Una donna che abbia appena partorito è tenuta ad accendere i lumi di Shabbat.
[11] Secondo alcuni poskim la bambina di meno di 12 anni deve dire la berachà. È meglio che ogni bambina accenda in una camera diversa.
Quando si compie ripetutamente un'azione positiva essa prende lo status halachico di neder (“voto”) e per cambiare tale abitudine è necessario “sciogliere” il neder. Ne consegue che se abitualmente si accendono un certo numero di lumi per lo Shabbat e si volesse ridurre tale numero (per esempio per far fronte a sopravvenute difficoltà economiche) bisogna “sciogliere” il neder. [6] Lo stesso principio di applica nel caso in cui si utilizzino regolarmente candele particolarmente grandi e si volesse ridurne la grandezza. [7]
Va notato che il concetto di neder si applica solo quando si accendono i lumi a casa. Pertanto anche se si è abituati ad accendere più di due lumi, se si passa lo Shabbat in un albergo è sufficiente accendere due lumi anche di grandezza inferiore al normale. (S) Secondo Rav O. Yosef shlit'a nel caso di una motivata diminuzione una tantum, non si tratta di un vero cambiamento di abitudine e non c'è quindi bisogno di “sciogliere” il neder.
Con che materiale. È preferibile utilizzare olio d'oliva, ma in sua mancanza si può utilizzare un altro olio che bruci bene. È bene utilizzare stoppini di cotone assorbente o anche altri materiali che diano una buona fiamma.
È permesso anche utilizzare candele di cera o altro materiale purchè diano una buona luce, ma si deve fare attenzione che non stiano l'una troppo vicino all'altra facendo sciogliere troppo presto la cera. [8]
Secondo alcune autorità halachike è permesso compiere la mitzvà accendendo delle lampadine elettriche. In quest'ultimo caso la berachà viene recitata normalmente, purchè l'accensione avvenga con l'intenzione di onorare lo Shabbat. Nel caso in cui fossero disponibili è senz'altro preferibile accendere e dire la berachà su lumi ad olio o candele.
Quando si dimentica di accendere. Se una donna ha dimenticato di accendere le candele prima dell'inizio dello Shabbat e il marito non ha acceso nessuna luce in onore dello Shabbat, a partire dallo Shabbat successivo la donna deve accendere un lume in più rispetto al numero che normalmente accende. [9] Nel caso in cui non ci siano le possibilità economiche, è sufficente aggiungere un po' più di olio o accendere candele un po' più grandi del normale. Se invece non è stato possibile accendere per cause di forza maggiore (per esempio la madre si stava occupando del bambino malato) non c'è bisogno di accendere lumi ulteriori.
Chi è obbligato ad accendere. Sia gli uomini che le donne hanno l'obbligo di accendere i lumi di Shabbat. Ma dato che la donna passa generalmente più tempo a casa e si occupa di essa, è invalso l'uso che sia lei ad accendere i lumi di Shabbat e Yom-Tov. [10] È comunque bene che anche il marito prenda parte nella mitzvà preparando i lumi per la moglie e accendendo le altre luci necessarie per lo Shabbat.
Un uomo che vive da solo deve accendere i lumi con la berachà appropriata. Lo stesso vale se è sposato, ma la moglie non è a casa o è impossibilitata ad accenderli. Non si è compiuta la mitzvà se i lumi vengono accesi da una bambina di meno di 12 anni. Se una bambina di meno di 12 anni è in grado di comprendere cosa sta facendo è bene che impari ad accendere i lumi di Shabbat. [11]
Note
[5] C'è chi accende 7 lumi come i 7 giorni della settimana, chi 10 lumi come i 10 Comandamenti e chi accende un lume in più per ogni figlio.
[6] Tale procedura si chiama “hattarat nedarim”. Nel caso in cui ci sia la necessità di farlo, ci si rivolga ad un'autorità rabbinica competente per la procedura.
[7] Nel caso in cui si voglia aumentare il numero di lumi, è buona prassi dichiarare che lo si fa “bli neder”, ovvero con la condizione che non ci si sta “impegnando” ad accendere lo stesso numero di lumi in futuro. Così facendo si può diminuire il numero di lumi senza bisogno di compiere l'”hattarat nedarim”.
[8] Abbiamo già menzionato che a priori i lumi devono stare accesi fino al termine del pasto di Shabbat.
[9] Se ha dimenticato più volte di accendere i lumi deve accendere un lume in più per ogni volta che ha dimenticato.
[10] Una donna che abbia appena partorito è tenuta ad accendere i lumi di Shabbat.
[11] Secondo alcuni poskim la bambina di meno di 12 anni deve dire la berachà. È meglio che ogni bambina accenda in una camera diversa.
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