La proibizione di bishul non si limita al caso in cui il calore provenga direttamente dal fuoco (ovvero quando il cibo si trova sulla fiamma, su una lastra metallica scaldata dal fuoco o in prossimità della fiamma stessa). Anche nel caso in cui si è tolta la pentola dal fuoco il calore delle pareti della pentola e del cibo contenutovi è tale da cucinare del cibo non completamente cotto.
Se però si trasferisce il contenuto della pentola in un secondo contenitore freddo, le pareti raffredderanno il cibo trasferitovi riducendo il potere di cottura della pentola e del suo contenuto. Il potere di cottura viene ridotto ulteriormente se si trasferisce il cibo dal secondo ad un terzo contenitore.
Secondo molti poskim, la riduzione di calore ottenuta trasferendo del cibo da un contenitore ad un secondo e ad un terzo vale solo per i liquidi. I cibi solidi mantengono invariata la capacità di cottura anche se trasferiti e pertanto si applicano le halachot del keli rishon fin tanto che mantengano la temperatura di “yad soledet bo” anche nel caso in cui siano stati trasferiti in altri contenitori.
Le pentole e il loro contenuto vanno quindi distinti in tre categorie halakhiche:
Keli rishon (primo contenitore). È una pentola che è stata scaldata direttamente sul fuoco o un suo derivato. Tale pentola e il suo contenuto (solido o liquido) mantengono totalmente il potere di cottura anche quando sono rimosse dal fuoco ed è quindi proibito mettervi del cibo non completamente cotto. Ciò vale fino a che pentola e contenuto mantengano la temperatura di «yad soledet bo». Molto spesso è proibito anche versare il contenuto del keli rishon su cibo non completamente cotto.
Keli sheni (secondo contenitore). Se un liquido viene tarsferito in un secondo contenitore, esso e il suo contenuto prendono il nome di keli sheni. Anche se la capacità di cottura non è più così intensa, il keli sheni (pentola e liquido contenutovi) è in grado di cuocere la maggior parte dei cibi. Ciò vale fino a che si mantenga la temperatura di «yad soledet bo». Alcune volte è proibito anche versare il contenuto del keli sheni sui cibi non completamente cotti.
Keli shelishi (terzo contenitore). Una volta trasferito in un terzo contenitore, il liquido ha perso gran parte della capacità di cottura ed è quindi permesso mettere nel keli shelishi dei cibi non cotti o non completamente cotti. Alcuni cibi di facile cottura, sono soggetti a bishul anche nel keli shelishi. Ciò vale finchè si mantenga la temperatura di «yad soledet bo».
Se però si trasferisce il contenuto della pentola in un secondo contenitore freddo, le pareti raffredderanno il cibo trasferitovi riducendo il potere di cottura della pentola e del suo contenuto. Il potere di cottura viene ridotto ulteriormente se si trasferisce il cibo dal secondo ad un terzo contenitore.
Secondo molti poskim, la riduzione di calore ottenuta trasferendo del cibo da un contenitore ad un secondo e ad un terzo vale solo per i liquidi. I cibi solidi mantengono invariata la capacità di cottura anche se trasferiti e pertanto si applicano le halachot del keli rishon fin tanto che mantengano la temperatura di “yad soledet bo” anche nel caso in cui siano stati trasferiti in altri contenitori.
Le pentole e il loro contenuto vanno quindi distinti in tre categorie halakhiche:
Keli rishon (primo contenitore). È una pentola che è stata scaldata direttamente sul fuoco o un suo derivato. Tale pentola e il suo contenuto (solido o liquido) mantengono totalmente il potere di cottura anche quando sono rimosse dal fuoco ed è quindi proibito mettervi del cibo non completamente cotto. Ciò vale fino a che pentola e contenuto mantengano la temperatura di «yad soledet bo». Molto spesso è proibito anche versare il contenuto del keli rishon su cibo non completamente cotto.
Keli sheni (secondo contenitore). Se un liquido viene tarsferito in un secondo contenitore, esso e il suo contenuto prendono il nome di keli sheni. Anche se la capacità di cottura non è più così intensa, il keli sheni (pentola e liquido contenutovi) è in grado di cuocere la maggior parte dei cibi. Ciò vale fino a che si mantenga la temperatura di «yad soledet bo». Alcune volte è proibito anche versare il contenuto del keli sheni sui cibi non completamente cotti.
Keli shelishi (terzo contenitore). Una volta trasferito in un terzo contenitore, il liquido ha perso gran parte della capacità di cottura ed è quindi permesso mettere nel keli shelishi dei cibi non cotti o non completamente cotti. Alcuni cibi di facile cottura, sono soggetti a bishul anche nel keli shelishi. Ciò vale finchè si mantenga la temperatura di «yad soledet bo».
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