È permesso tagliare a pezzettini i cibi soggetti alla proibizione di tochen nei seguenti casi.
Cibi già macinati. Se un cibo è stato già sottoposto a tochen e i pezzi sono stati riuniti, esso non è più considerato un pezzo unico e non è quindi più soggetto a tochen («en tochen achar tochen»). Pertanto è permesso sbriciolare un biscotto, del pane e della matzà, dato che sono costituiti da farina la quale è ottenuta macinando il grano. [4] Possono essere macinati con strumenti normali, ma non usando uno strumento apposito. [5] Altri esempi includono: cioccolata, cubetti di zucchero e sale raggrumato. Qualora il cibo sia già stato macinato prima di Shabbat o durante Shabbat nei modi permessi è permesso dividerlo in piccole porzioni come si fa durante la settimana purché non si usi uno strumento apposito.
Cibi cotti o molto morbidi. Qualora frutta e verdura siano state cotte in modo tale da essere soffici e facilmente schiacciabili, è permesso spalmarle normalmente. È quindi permesso spalmare la marmellata su un biscotto o su un cracker. Lo stesso vale per frutta e verdura molto soffici. Per «molto soffice» si intende il caso in cui quando viene afferrata con le dita, la parte afferrata si stacca facilmente. In entrambi i casi non si può utilizzare uno strumento apposito.
Modo inusuale. È permesso tagliare la frutta e la verdura (ovvero cibi soggetti a tochen) a pezzettini se lo di fa in un modo altamente inusuale, per esempio utilizzando il manico di una forchetta o di un coltello. [6]
A ridosso del pasto. Molti Poskim permettono di spezzettare il cibo se viene fatto a ridosso del pasto. [7] Secondo altri Poskim non è permesso spezzettare nessun cibo a ridosso del pasto. Salvo casi di necessità (che vedremo sotto) è bene seguire la seconda opinione. È quindi permesso tagliare frutta e verdura con un coltello (i) in pezzi che non sono considerati piccoli dalla maggioranza delle persone e (ii) a ridosso del pasto. (S) Secondo il Bet Yosef è permesso tagliare finemente per consumo realmente immediato, ma è bene astenersi dal farlo.
A ridosso del pasto in caso di necessità. Nel caso in cui non vi siano altri cibi disponibili, è permesso tagliare frutta e verdura in piccoli pezzettini se viene fatto (i) per un neonato o per un adulto che non può mangiare in altro modo (per esempio un malato o un anziano) e (ii) purché sia fatto immediatamente prima che venga consumato. Anche qui, non è permesso utilizzare uno strumento apposito. Dato che vi è un'opinione secondo la quale non è permesso schiacciare [8] frutta e verdura a ridosso del pasto nemmeno in casi di necessità, è preferibile schiacciare il cibo per neonati, malati o anziani in modo inusuale (per esempio con il manico della forchetta o del coltello). (S) Secondo Rav O. Yosef shlit'a e Rav Ben Zion Abba-Shaul in caso di necessità è permesso schiacciare anche in modo usuale (per esempio con la punta della forchetta).
Note
[4] Il principio di «en tochen achar tochen» non si applica al caso in cui un cibo sia stato tagliato a pezzi e lo si tagli in pezzi ancora più piccoli. Dato che la misura di tochen non è precisa può essere che la prima volta i pezzi non siano così piccoli da costituire tochen, ma la seconda volta lo siano.
[5] Si deve avere l'intenzione di consumare durante lo Shabbat l'alimento sbriciolato, anche se non necessariamente nel pasto immediatamente successivo. Non è infatti permesso durante Shabbat fare dei preparativi per gli altri giorni della settimana.
[6] Si noti che per quanto riguarda le altre melachot esse sono proibite sia che vengano compiute nel modo usuale (dalla Torà), sia che vengano compiute in modo inusuale (derabbanan).
[7] Le attività preparative compiute a ridosso del pasto sono permesse in alcuni casi quando rientrano nell'attività di mangiare. Secondo molti Poskim la definizione di cosa sia “a ridosso del pasto” per la melachà di tochen, dipende dalle circostanze. (S) Il Ben Ish Chai (Mishpatim 2) permette di macinare durante l'ora precedente il pasto.
[8] Secondo questa opinione non è permesso schiacciare, ma è permesso tagliare a pezzettini a ridosso del pasto in caso di necessità.
Cibi già macinati. Se un cibo è stato già sottoposto a tochen e i pezzi sono stati riuniti, esso non è più considerato un pezzo unico e non è quindi più soggetto a tochen («en tochen achar tochen»). Pertanto è permesso sbriciolare un biscotto, del pane e della matzà, dato che sono costituiti da farina la quale è ottenuta macinando il grano. [4] Possono essere macinati con strumenti normali, ma non usando uno strumento apposito. [5] Altri esempi includono: cioccolata, cubetti di zucchero e sale raggrumato. Qualora il cibo sia già stato macinato prima di Shabbat o durante Shabbat nei modi permessi è permesso dividerlo in piccole porzioni come si fa durante la settimana purché non si usi uno strumento apposito.
Cibi cotti o molto morbidi. Qualora frutta e verdura siano state cotte in modo tale da essere soffici e facilmente schiacciabili, è permesso spalmarle normalmente. È quindi permesso spalmare la marmellata su un biscotto o su un cracker. Lo stesso vale per frutta e verdura molto soffici. Per «molto soffice» si intende il caso in cui quando viene afferrata con le dita, la parte afferrata si stacca facilmente. In entrambi i casi non si può utilizzare uno strumento apposito.
Modo inusuale. È permesso tagliare la frutta e la verdura (ovvero cibi soggetti a tochen) a pezzettini se lo di fa in un modo altamente inusuale, per esempio utilizzando il manico di una forchetta o di un coltello. [6]
A ridosso del pasto. Molti Poskim permettono di spezzettare il cibo se viene fatto a ridosso del pasto. [7] Secondo altri Poskim non è permesso spezzettare nessun cibo a ridosso del pasto. Salvo casi di necessità (che vedremo sotto) è bene seguire la seconda opinione. È quindi permesso tagliare frutta e verdura con un coltello (i) in pezzi che non sono considerati piccoli dalla maggioranza delle persone e (ii) a ridosso del pasto. (S) Secondo il Bet Yosef è permesso tagliare finemente per consumo realmente immediato, ma è bene astenersi dal farlo.
A ridosso del pasto in caso di necessità. Nel caso in cui non vi siano altri cibi disponibili, è permesso tagliare frutta e verdura in piccoli pezzettini se viene fatto (i) per un neonato o per un adulto che non può mangiare in altro modo (per esempio un malato o un anziano) e (ii) purché sia fatto immediatamente prima che venga consumato. Anche qui, non è permesso utilizzare uno strumento apposito. Dato che vi è un'opinione secondo la quale non è permesso schiacciare [8] frutta e verdura a ridosso del pasto nemmeno in casi di necessità, è preferibile schiacciare il cibo per neonati, malati o anziani in modo inusuale (per esempio con il manico della forchetta o del coltello). (S) Secondo Rav O. Yosef shlit'a e Rav Ben Zion Abba-Shaul in caso di necessità è permesso schiacciare anche in modo usuale (per esempio con la punta della forchetta).
Note
[4] Il principio di «en tochen achar tochen» non si applica al caso in cui un cibo sia stato tagliato a pezzi e lo si tagli in pezzi ancora più piccoli. Dato che la misura di tochen non è precisa può essere che la prima volta i pezzi non siano così piccoli da costituire tochen, ma la seconda volta lo siano.
[5] Si deve avere l'intenzione di consumare durante lo Shabbat l'alimento sbriciolato, anche se non necessariamente nel pasto immediatamente successivo. Non è infatti permesso durante Shabbat fare dei preparativi per gli altri giorni della settimana.
[6] Si noti che per quanto riguarda le altre melachot esse sono proibite sia che vengano compiute nel modo usuale (dalla Torà), sia che vengano compiute in modo inusuale (derabbanan).
[7] Le attività preparative compiute a ridosso del pasto sono permesse in alcuni casi quando rientrano nell'attività di mangiare. Secondo molti Poskim la definizione di cosa sia “a ridosso del pasto” per la melachà di tochen, dipende dalle circostanze. (S) Il Ben Ish Chai (Mishpatim 2) permette di macinare durante l'ora precedente il pasto.
[8] Secondo questa opinione non è permesso schiacciare, ma è permesso tagliare a pezzettini a ridosso del pasto in caso di necessità.
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