martedì 8 febbraio 2011

L’IMPORTANZA DELLA KAWANÀ NELLE MITZWÒT

La parola kawanà viene generalmente tradotta con “intenzione”, “intento" o “concentrazione". Esistono parole con la stessa radice che permettono di fare migliore luce sul suo significato. Per esempio, la parola kiwùn vuol dire “direzione”; mekhavèn vuol dire “allineare”. Da qui possiamo forse dedurre che con la kawanà allineiamo cuore e mente al compimento della mitzwà, in modo da indirizzarla verso il Creatore. Si può dire che, in modo figurativo, allineamo il nostro volere a quello del Creatore.

Il navì (profeta) Yesha’yà redarguisce il popolo d’Israele ammonendolo con le parole del Signore (Yesha’yà, 29:13):

"Poichè questo popolo si è avvicinato a Me; con la bocca e le labbra Mi rende onore, ma il suo cuore si è allontanato da Me; il loro timore in Me è costituito solo dal compimento di atti meccanici."

Nel Talmùd Nedarìm (62a) è spiegato che il monito di Yesha’yà riguarda tutte le mitzwòt e non solo le parole delle tefillòt o delle berakhòt.

Lo Shulchàn ‘Arùkh (Òrach Chayìm, 60: 4) riprendendo questo concetto, riporta la halakhà che le mitzwòt richiedono kawanà (mitzwòt zerikhòt kawanà) e i commentatori ne elaborano il significato e le applicazioni.

Per accordi con la redazione di Segulat Israel, sulla cui rivista è stato pubblicato, l'articolo non esce sul blog ma è disponibile in forma privata, previa richiesta a mi_keamcha_israel@msn.com

Contenuti:

- La kawanà necessaria quando si compie una mitzwà

- È necessaria la kawanà per le mitzwòt di origine rabbinica?

- Quale kawanà è necessaria nelle berakhòt

- La rilevanza del contesto per la kawanà

- La kawanà particolare nelle berakhòt

- Il significato delle parole delle berakhòt

- La kawanà particolare di alcune mitzwòt

- La kawanà nello Shemà’

- La kawanà nella ‘Amidà

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