giovedì 5 agosto 2010

9.10 CON E SENZA VINO

Abbiamo visto che è una mitzvà derabbanan recitare il kiddush utilizzando il vino. Si deve fare il possibile per utilizzare un buon vino. [38] Anche se il vino kasher [39] è molto caro è preferibile utilizzarlo piuttosto che recitare il kiddush sul pane o su un'altra bevanda. [40] Se a chi recita il kiddush non piace il vino, si può utilizzare succo d'uva.

Venerdì sera. Se a chi recita il kiddush non piace il vino nè il succo d'uva (o il medico non permette di berli) è preferibile far recitare il kiddush a qualcun'altro. [41] Se si può bere solo un po' di vino o succo d'uva, anche se è preferibile che lo reciti qualcun'altro, è possibile recitarlo, bere un sorso e dare da bere il ki-melò lugmav a qualcun'altro.

Se non c'è vino nè succo d'uva il kiddush va recitato con il pane nel modo descritto più avanti. In assenza di pane, il kiddush va recitato con una torta o biscotti derivanti dalle cinque specie di graminacee. In assenza di torte o biscotti esso può essere recitato con una bibita considerata importante nel paese in cui ci si trova (“chamar medina”). [42] Va fatta attenzione a recitare la berachà relativa al cibo o bevanda che si utilizza (per esempio "hamotzì" sul pane, "mezonot" sulle torte e "sheakol" sulle bibite) in sostituzione della quella sul vino.

Shabbat a pranzo. Vi sono alcune differenze rispetto al venerdì sera.

Anche nel caso in cui il vino sia disponibile, è possibile recitare il kiddush sul brandy, whisky o un altro liquore simile, purchè sia consuetudine berlo come bibita importante nel paese in cui lo si recita.

In assenza di vino, o se il vino è troppo caro o se non si può / vuole bere il vino, è preferibile recitare il kiddush su una bibita importante (“chamar medina”) piuttosto che sul pane. (S) Secondo Maran Bet Yosef il caso in cui il vino sia caro non è un buon motivo per recitare il kiddush su “chamar medina”.

In assenza di una bibita importante si può recitare il kiddush con del latte, con del caffè o un te con lo zucchero. In assenza anche di queste bibite il kiddush va recitato sul pane (due challot o due fette di pane o anche solo una fetta di pane che abbia almento la dimensione di un ke-zait). In assenza anche di pane, il kiddush va recitato sulla torta o biscotti.

Venerdì sera e Shabbat a pranzo. Nel caso in cui non vi sia nessuno dei cibi / bevande descritti sopra e non sia possibile reperirli, è una mitzvà consumare il pasto di Shabbat anche se non si è potuto recitare il kiddush.

Nel caso in cui venga portato in tavola del vino dopo che si è già recitato il kiddush in uno dei modi alternativi descritti sopra, si recita il kiddush una seconda volta sul vino.

Kiddush col pane. Quando il kiddush viene recitato con il pane, bisogna:

(i) prendere le due challot (dette “lechem mishne”) e coprirle con un telo;

(ii) sia chi recita il kiddush che i commensali lavano le mani nel modo in cui lo fanno normalmente prima di mangiare il pane;

(iii) chi recita il kiddush mette le mani sul telo che copre le challot e recita “vaichulu”;

(iv) terminato “vaichulu”, chi recita il kiddush scopre le challot e pone le sue mani su di esse e recita la berachà sul pane (“ha-motzì”) che prende il posto di quella del vino;

(v) quando pronuncia il tetragramma egli solleva le challot;

(vi) terminata l'ha-motzì si coprono le challot e si recita la berachà del kiddush (“asher kideshanu... mekadesh ha-Shabbat”); (S) Secondo il Kaf Ha-Chaim non c'è bisogno di ricoprire le challot.

(vii) è bene sollevare le challot anche quando si recita la beracha' del kiddush;

(viii) terminato il kiddush, chi lo recita taglia le challot, ne mangia almeno un ke-zait entro due o al massimo quattro minuti e da da mangiare agli altri commensali.

Come per il kiddush sul vino bisogna che chi recita il kiddush abbia intenzione di recitarlo anche per chi ascolta, e chi ascolta intenda compiere la mitzvà ascoltandolo.

Note
[38] Per buon vino si intende un vino di buona qualità. È comunque preferibile scegliere un vino che piace di più anche se di minor qualità, piuttosto che un vino di miglior qualità, ma che piaccia meno.
[39] È proibito bere vino non kasher.
[40] Vedi sotto.
[41] Vedi paragrafo 9.8.
[42] La definizione di cosa sia una bibita importante (“chamar medina”) dipende dal paese in cui si recita il kiddush. Normalmente la birra o il succo di frutta naturale sono inclusi nella definizione, mentre bibite al gusto di frutta, acqua e latte non sono inclusi. (S) Secondo Rav O. Yosef shlit'a è possibile recitare il kiddush del venerdì sera solo su alcolici, mentre se lo si recita su caffè, te, latte o succo di frutta si recita una berachà levatalà. Shabbat a pranzo in assenza di alcolici si può recitare il kiddush anche su bevande non alcoliche.

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