Discorso di presentazione dell'edizione italiana del libro "Percorso di Vita, Idee spiritualità e valori ebraici nella società moderna" di Rav Akiva Tatz (Ed. Mamash) avvenuta il 23 agosto 2010 presso il museo Carlo e Vera Wagner di Trieste.
Grazie al Presidente Mariani per le sue parole.
Col permesso dei rabbini Della Rocca, Margalit, Haddad e Viterbo,
Come ci insegnano i nostri Maestri inizio ringraziando Gianna Wagner de Polo, per me zia Gianna, che assieme agli altri membri dello staff del museo ha organizzato e ospitato questa presentazione.
L'occasione è per me molto toccante in quanto ci troviamo in un museo dedicato ai miei nonni materni Carlo e Vera Wagner z.l. per presentare un libro dedicato alla memoria dei miei genitori Dario e Claudia Cogoi z.l.. Per chi non lo sapesse, mamma era la sorella maggiore di Gianna.
L'edizione italiana del libro “Percorso di Vita” nasce, come molte cose, apparentemente per caso. Conosciamo l'autore, Rav Akiva Tatz, da molti anni. Medico in Sud Africa e rabbino in Israele e in altre parti del mondo, egli ha dedicato la sua vita all'educazione dei giovani e dirige oggi a Londra il centro educativo ebraico più grande d'Europa (Jewish Learning Exchange). Ha pubblicato diversi libri che hanno riscosso un gran successo ed è uno degli oratori più richiesti nel mondo anglosassone.
Ma ecco com'è andata la storia del nostro coinvolgimento con questo libro. A Yerushalaim, tra lo studio di una pagina del Talmud e la successiva, il figlio di Rabbi Tatz, Moshe, chiede a mio fratello Michele, che purtroppo non è riuscito a venire oggi a Trieste, se può dare un occhiata alla traduzione italiana di un libro del padre. Il libro, un bestseller scritto originalmente in inglese, è già stato tradotto in francese, spagnolo, russo e portoghese.
Ciò accadde in un anno per noi molto particolare. Ricorreva il 30esimo anniversario di nostra mamma e il quinto di nostro padre. Per chi non lo sapesse, papà, fra le sue mille attività tra le quali la presidenza della Stock, fu anche presidente della comunità ebraica di Trieste tra la fine degli anni sessanta e l'inizio degli anni settanta. In quelli stessi anni, e finchè ebbe forza, mamma fu direttrice dell'Asilo Infantile che si trova qui a fianco.
Nello stesso anno di questi anniversari “tondi” (trentesimo e quinto), ognuno di noi quattro fratelli e sorelle, bli ain ha-rà, ha messo al mondo un bambino o una bambina. Da qui nasce l'idea di dedicare un libro non solo alla memoria dei nostri genitori, ma anche in onore dei nostri figli.
Ed eccoci qui, dopo le fatidiche mille peripezie con il libro. Si tratta di un opera assolutamente nuova per l'Italia. Sia per lo stile, non solo grafico, ma soprattutto per i contenuti.
Vi ricordate la freschezza con la quale i giovani guardano il mondo? Pensate alle domande fondamentali della vita che sembrano possederci totalmente. In particolare per noi ebrei che giocoforza siamo costretti ad interrogarci sulla nostra identità. Si tratta di anni fondamentali in cui le nostre vite prendono forma, spesso definitiva.
Ma mentre le domande ce le siamo posti tutti più o meno allo stesso modo, per darci delle risposte abbiamo attinto alle fonti, principi e valori che avevamo a disposizione e che non sempre erano molto ebraici. E il giovane italiano che non trovasse risposte ebraiche soddisfacenti, rischia, ahimè, di trovarne di non ebraiche, con le quali molti di noi, purtroppo, convivono poi per il resto della loro vita.
L'unicità di questo libro consiste nel fornire strumenti di analisi che permettono ai giovani di vedere in modo chiaro la natura del problema, di aiutare il giovane a porsi le domande nel modo corretto e di giungere lui stesso o lei stessa alle proprie risposte.
Anzichè dire “sei giovane e non puoi capire” il libro dà totale autonomia decisionale all'adolescente. Invece di guadarlo dall'alto in basso, l'autore si pone sullo stesso piano del lettore e sembra dire esattamente il contrario: “proprio perchè sei giovane puoi capire”.
In Italia siamo abituati ad un educazione ebraica ortopratica, in cui, all'insegna del pur corretto principio ebraico del “fai e capirai”, la comprensione viene rimandata ad un domani che sembra non arrivare mai.
L'autore non teme invece di presentare e discutere coi giovani idee che alcuni considerano “cabalistiche”, ma che altro non sono che la base necessaria per comprendere cosa significa essere ebrei, cos'è la Torà e perchè compiamo le mitzvot. In assenza di tale comprensione l'osservanza dei precetti è limitante o addiritura soffocante. La via corretta, il … “Percorso di Vita”, è invece quella di schiudere se stessi e la propria anima dalla dimensione del “Finito” a quella dell'”Infinito”.
In questo modo la fiducia che l'autore dà ai giovani è sensazionale.
Inoltre anzichè attingere al tedioso linguaggio filosofico tradizionale, o allo stile letterario - moralistico di alcune opere ebraiche con le quali i giovani di oggi faticano a relazionarsi, la particolarità del libro è quella di presentare profondissime idee ebraiche utilizzando un linguaggio semplice, moderno ed accessibile.
Rav Moshe Shapiro shlit'a, uno tra i più grandi conoscitori ed espositori del pensiero ebraico, dice infatti nella sua lettera di approvazione all'edizione inglese del libro, che “solo chi ha compreso veramente la profondità dei concetti è in grado di tradurli in parole semplici, comprensibili anche ai giovani”.
Ma il libro non è solo un manuale per gli adoloscenti. Anzi. Adulti che abbiano la forza di guardare il mondo con la freschezza dei giovani e che vogliano riprendere dei cammini ebraici interrotti o mai incominciati, troveranno in questo libro una fonte di ispirazione incredibile. Non è mai troppo tardi, l'importante è mettersi in cammino per intraprendere un percorso di crescita spirituale.
Il libro è anche strumento utile per quei genitori o nonni che vedono i propri figli o nipoti entusiasmarsi nell'abracciare una via ebraica autentica e che vogliano avere degli strumenti per incoraggiarli nel proprio cammino ed aiutarli a crescere. O anche solo per poter avere un dialogo.
Una scorsa all'indice dà un idea dei temi trattati:
Libero arbitrio
Felicità
Uomini e donne
L'unicità dell'individuo
Chi siamo
Libertà e responsabilità
Elevazione spirituale
Il silenzio
La fede
Ebrei, non ebrei e matrimoni misti
Realtà e illusione
Le prove
Una realtà più profonda.
Leggo su Pagine Ebraiche che il libro è in testa alle classifiche dei libri ebraici più venduti, riscontro tangibile della qualità di questa scelta editoriale e dei contenuti.
Ma facciamo parlare l'autore. Prendiamo ad esempio il tema del matrimonio, affrontato in una serie di iniziative cui la presentazione di questo libro fa parte.
Il capitolo sul matrimonio inizia così. Senza preamboli: “Qual è la differenza tra essere ebrei e non ebrei?” Saltando un po', il libro prosegue: “Una caratteristica tipica della nostra generazione è quella di non essere più coscienti, in modo spontaneo e naturale, della differenza tra ebrei e non ebrei. [ ]
Fino ad alcune generazioni addietro molti ebrei, pur non essendo osservanti, avevano un'identità ebraica interiore ben radicata: oggi, invece, molti ebrei sono appena coscienti della propria identità. Qual è l'origine di questa trasformazione?
Nel Talmud è scritto: “Ogni settant'anni appare in cielo una stella che confonde l'orientamento dei naviganti. Ogni generazione nella storia del popolo ebraico viene messa alla prova tramite una filosofia o un'ideologia falsa. Importanti movimenti di pensiero, che si oppongono agli autentici valori religiosi, si fanno strada nel mondo, anche in quello ebraico. [ ] Settant'anni dopo l'idolo muore e ne sorge un altro. [ ]
Le grandi menti ebraiche della generazione passata sostenevano che la tentazione di quell'epoca fosse rappresentata dal socialismo e dal comunismo... [ ] Tuttavia queste ideologie, dopo settant'anni non sono più attuali ed hanno abbandonato il mondo delle convinzioni umane. [ ]
Ma qual è la prova da superare al giorno d'oggi? Quale stella confonde la rotta di coloro che navigano nella società odierna? [ ] È l'offuscamento della distinzione tra ebrei e non ebrei”. E il capitolo continua. Spero di aver dato un'idea.
Concludo dicendo che abbiamo deciso di donare una copia di questo libro ad ogni giovane che compierà il bar mitzvà o bat mitzvà nella comunità di Trieste con l'augurio che possa essere uno strumento utile per la sua crescita ebraica. Continuando in questo modo l'opera educativa dei nostri genitori.
Passo la parola a Rav Della Rocca, che non credo abbia bisogno di presentazioni e che ringrazio non solo per aver scritto una pregievole lettera di approvazione di questo libro, ma anche per essere venuto qui oggi a Trieste.
Daniele e Michele Cogoi
Il libro, del costo di €15, è disponibile presso le librerie ebraiche di Milano e Roma, su www.mamash.it e a breve negli uffici della Comunità.
PERCORSO DI VITA
Idee, spiritualità e valori ebraici nella società moderna
Rav Akiva Tatz
Ed. Mamash
Grazie al Presidente Mariani per le sue parole.
Col permesso dei rabbini Della Rocca, Margalit, Haddad e Viterbo,
Come ci insegnano i nostri Maestri inizio ringraziando Gianna Wagner de Polo, per me zia Gianna, che assieme agli altri membri dello staff del museo ha organizzato e ospitato questa presentazione.
L'occasione è per me molto toccante in quanto ci troviamo in un museo dedicato ai miei nonni materni Carlo e Vera Wagner z.l. per presentare un libro dedicato alla memoria dei miei genitori Dario e Claudia Cogoi z.l.. Per chi non lo sapesse, mamma era la sorella maggiore di Gianna.
L'edizione italiana del libro “Percorso di Vita” nasce, come molte cose, apparentemente per caso. Conosciamo l'autore, Rav Akiva Tatz, da molti anni. Medico in Sud Africa e rabbino in Israele e in altre parti del mondo, egli ha dedicato la sua vita all'educazione dei giovani e dirige oggi a Londra il centro educativo ebraico più grande d'Europa (Jewish Learning Exchange). Ha pubblicato diversi libri che hanno riscosso un gran successo ed è uno degli oratori più richiesti nel mondo anglosassone.
Ma ecco com'è andata la storia del nostro coinvolgimento con questo libro. A Yerushalaim, tra lo studio di una pagina del Talmud e la successiva, il figlio di Rabbi Tatz, Moshe, chiede a mio fratello Michele, che purtroppo non è riuscito a venire oggi a Trieste, se può dare un occhiata alla traduzione italiana di un libro del padre. Il libro, un bestseller scritto originalmente in inglese, è già stato tradotto in francese, spagnolo, russo e portoghese.
Ciò accadde in un anno per noi molto particolare. Ricorreva il 30esimo anniversario di nostra mamma e il quinto di nostro padre. Per chi non lo sapesse, papà, fra le sue mille attività tra le quali la presidenza della Stock, fu anche presidente della comunità ebraica di Trieste tra la fine degli anni sessanta e l'inizio degli anni settanta. In quelli stessi anni, e finchè ebbe forza, mamma fu direttrice dell'Asilo Infantile che si trova qui a fianco.
Nello stesso anno di questi anniversari “tondi” (trentesimo e quinto), ognuno di noi quattro fratelli e sorelle, bli ain ha-rà, ha messo al mondo un bambino o una bambina. Da qui nasce l'idea di dedicare un libro non solo alla memoria dei nostri genitori, ma anche in onore dei nostri figli.
Ed eccoci qui, dopo le fatidiche mille peripezie con il libro. Si tratta di un opera assolutamente nuova per l'Italia. Sia per lo stile, non solo grafico, ma soprattutto per i contenuti.
Vi ricordate la freschezza con la quale i giovani guardano il mondo? Pensate alle domande fondamentali della vita che sembrano possederci totalmente. In particolare per noi ebrei che giocoforza siamo costretti ad interrogarci sulla nostra identità. Si tratta di anni fondamentali in cui le nostre vite prendono forma, spesso definitiva.
Ma mentre le domande ce le siamo posti tutti più o meno allo stesso modo, per darci delle risposte abbiamo attinto alle fonti, principi e valori che avevamo a disposizione e che non sempre erano molto ebraici. E il giovane italiano che non trovasse risposte ebraiche soddisfacenti, rischia, ahimè, di trovarne di non ebraiche, con le quali molti di noi, purtroppo, convivono poi per il resto della loro vita.
L'unicità di questo libro consiste nel fornire strumenti di analisi che permettono ai giovani di vedere in modo chiaro la natura del problema, di aiutare il giovane a porsi le domande nel modo corretto e di giungere lui stesso o lei stessa alle proprie risposte.
Anzichè dire “sei giovane e non puoi capire” il libro dà totale autonomia decisionale all'adolescente. Invece di guadarlo dall'alto in basso, l'autore si pone sullo stesso piano del lettore e sembra dire esattamente il contrario: “proprio perchè sei giovane puoi capire”.
In Italia siamo abituati ad un educazione ebraica ortopratica, in cui, all'insegna del pur corretto principio ebraico del “fai e capirai”, la comprensione viene rimandata ad un domani che sembra non arrivare mai.
L'autore non teme invece di presentare e discutere coi giovani idee che alcuni considerano “cabalistiche”, ma che altro non sono che la base necessaria per comprendere cosa significa essere ebrei, cos'è la Torà e perchè compiamo le mitzvot. In assenza di tale comprensione l'osservanza dei precetti è limitante o addiritura soffocante. La via corretta, il … “Percorso di Vita”, è invece quella di schiudere se stessi e la propria anima dalla dimensione del “Finito” a quella dell'”Infinito”.
In questo modo la fiducia che l'autore dà ai giovani è sensazionale.
Inoltre anzichè attingere al tedioso linguaggio filosofico tradizionale, o allo stile letterario - moralistico di alcune opere ebraiche con le quali i giovani di oggi faticano a relazionarsi, la particolarità del libro è quella di presentare profondissime idee ebraiche utilizzando un linguaggio semplice, moderno ed accessibile.
Rav Moshe Shapiro shlit'a, uno tra i più grandi conoscitori ed espositori del pensiero ebraico, dice infatti nella sua lettera di approvazione all'edizione inglese del libro, che “solo chi ha compreso veramente la profondità dei concetti è in grado di tradurli in parole semplici, comprensibili anche ai giovani”.
Ma il libro non è solo un manuale per gli adoloscenti. Anzi. Adulti che abbiano la forza di guardare il mondo con la freschezza dei giovani e che vogliano riprendere dei cammini ebraici interrotti o mai incominciati, troveranno in questo libro una fonte di ispirazione incredibile. Non è mai troppo tardi, l'importante è mettersi in cammino per intraprendere un percorso di crescita spirituale.
Il libro è anche strumento utile per quei genitori o nonni che vedono i propri figli o nipoti entusiasmarsi nell'abracciare una via ebraica autentica e che vogliano avere degli strumenti per incoraggiarli nel proprio cammino ed aiutarli a crescere. O anche solo per poter avere un dialogo.
Una scorsa all'indice dà un idea dei temi trattati:
Libero arbitrio
Felicità
Uomini e donne
L'unicità dell'individuo
Chi siamo
Libertà e responsabilità
Elevazione spirituale
Il silenzio
La fede
Ebrei, non ebrei e matrimoni misti
Realtà e illusione
Le prove
Una realtà più profonda.
Leggo su Pagine Ebraiche che il libro è in testa alle classifiche dei libri ebraici più venduti, riscontro tangibile della qualità di questa scelta editoriale e dei contenuti.
Ma facciamo parlare l'autore. Prendiamo ad esempio il tema del matrimonio, affrontato in una serie di iniziative cui la presentazione di questo libro fa parte.
Il capitolo sul matrimonio inizia così. Senza preamboli: “Qual è la differenza tra essere ebrei e non ebrei?” Saltando un po', il libro prosegue: “Una caratteristica tipica della nostra generazione è quella di non essere più coscienti, in modo spontaneo e naturale, della differenza tra ebrei e non ebrei. [ ]
Fino ad alcune generazioni addietro molti ebrei, pur non essendo osservanti, avevano un'identità ebraica interiore ben radicata: oggi, invece, molti ebrei sono appena coscienti della propria identità. Qual è l'origine di questa trasformazione?
Nel Talmud è scritto: “Ogni settant'anni appare in cielo una stella che confonde l'orientamento dei naviganti. Ogni generazione nella storia del popolo ebraico viene messa alla prova tramite una filosofia o un'ideologia falsa. Importanti movimenti di pensiero, che si oppongono agli autentici valori religiosi, si fanno strada nel mondo, anche in quello ebraico. [ ] Settant'anni dopo l'idolo muore e ne sorge un altro. [ ]
Le grandi menti ebraiche della generazione passata sostenevano che la tentazione di quell'epoca fosse rappresentata dal socialismo e dal comunismo... [ ] Tuttavia queste ideologie, dopo settant'anni non sono più attuali ed hanno abbandonato il mondo delle convinzioni umane. [ ]
Ma qual è la prova da superare al giorno d'oggi? Quale stella confonde la rotta di coloro che navigano nella società odierna? [ ] È l'offuscamento della distinzione tra ebrei e non ebrei”. E il capitolo continua. Spero di aver dato un'idea.
Concludo dicendo che abbiamo deciso di donare una copia di questo libro ad ogni giovane che compierà il bar mitzvà o bat mitzvà nella comunità di Trieste con l'augurio che possa essere uno strumento utile per la sua crescita ebraica. Continuando in questo modo l'opera educativa dei nostri genitori.
Passo la parola a Rav Della Rocca, che non credo abbia bisogno di presentazioni e che ringrazio non solo per aver scritto una pregievole lettera di approvazione di questo libro, ma anche per essere venuto qui oggi a Trieste.
Daniele e Michele Cogoi
Il libro, del costo di €15, è disponibile presso le librerie ebraiche di Milano e Roma, su www.mamash.it e a breve negli uffici della Comunità.
PERCORSO DI VITA
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Un'iniziativa di mikeamchaisrael.blogspot.com per il mondo ebraico italiano
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